LA FUGA DEGLI STRANIERI

aprile 23rd, 2009

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Mezza pagina di Daniele Scaglione

Commenti, notizie, testimonianze e aneddoti in pillole raccontate da Daniele Scaglione, capo del dipartimento campaigning di ActionAid Italy

Non è vero che i paesi più sviluppati non sono intervenuti, nel Rwanda. All’indomani dell’attentato al presidente Habyarimana l’hanno fatto l’Italia, la Francia, il Belgio, che hanno inviato in missione alcuni tra i loro soldati migliori. Dal nostro paese il 10 aprile giungono nella capitale Kigali 112 uomini della Folgore, 65 del comando Teseo Tesei e tre velivoli da trasporto della 46esima brigata aerea. Se questi soldati europei si fossero uniti ai caschi blu per fermare le violenze, il genocidio si sarebbe forse potuto arrestare sul nascere. E se a questi militari si fossero aggiunti i marines statunitensi di stanza in Tanzania e in Burundi, il genocidio si sarebbe sicuramente potuto fermare. Ma i militari occidentali avevano un altro compito: portare in salvo gli europei e gli occidentali che si trovavano nel piccolo paese africano. Lo fecero con estremo rigore, senza lasciarsi impietosire neppure dai legami di parentela. Così coppie miste, regolarmente sposate, sono state divise e solo in alcuni casi ai figli meticci è stato concesso di mettersi in salvo. Tutto questo mentre i caschi blu che avrebbero dovuto difendere i ruandesi venivano ridotti del 90%. Come a dire che la vita degli africani vale di meno, molto di meno, di quella degli occidentali.

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