Premio internazionale della Pace “La Pira” a Yolande Mukagasana a Pistoia: una voce che parla alle nostre coscienze
Yolande Mukagasana, figura instancabile di testimone del genocidio dei Tutsi del Rwanda nel 1994 – in cui in pochi mesi da aprile a luglio furono uccise un milione di persone – sarà a Pistoia dal 1 al 4 dicembre per una serie di incontri, che avranno il punto più alto nel conferimento del Premio Internazionale della Pace, della Cultura e della Solidarietà intitolato a Giorgio La Pira. Ma sarà anche al centro di una serie di eventi, nei quali porterà il suo messaggio straordinario di speranza, di verità, di educazione alla differenza.
La sua opera di testimone da molti anni sui valori fondanti della memoria, della solidarietà e dell’educazione alla differenza, rappresenta un grande messaggio educativo per portare soprattutto le giovani generazioni verso quel quadro di valori, che possa consentire loro di elaborare e costruire un progetto di società più giusta basata sull’accoglienza e sul rispetto dell’altro nella diversità. Perciò l’incontro con Yolande – che è stata a Pistoia numerose volte, sempre all’interno di progetti educativi – ci riporta tutti a un dovere inderogabile: quello della verità e della giustizia; coinvolgendo la nostra coscienza fin nelle sue convinzioni più profonde. Infatti sa comunicare sempre forza e speranza con le sue parole, come nell’ ultimo e toccante testo “Un giorno vivrò anch’io”, in cui si rivolge fiduciosa ai giovani, perché sappiano costruire per sé e i loro figli un mondo di pace. Ribadisce sempre che non vuol fare della sua lotta per la verità una professione, ma la considera insita nel suo dovere di madre e di testimone.
Un genocidio diventa l’orizzonte ineludibile di ogni memoria passata, di ogni tentativo di leggere il nostro presente e di ogni proiezione verso il futuro. Quale messaggio possiamo rivolgere ai nostri giovani chiamati a vivere in una società, nella quale i diversi dovranno convivere e trarre ricchezza proprio dal valore della diversità? Vorremmo rivolgere un ricordo particolare a Diop Mor e Samb Modou, i due giovani senegalesi, uccisi a Firenze da un fanatico di estrema destra della nostra città solo perché neri: un crimine che ferisce la coscienza di tutti noi La voce di Yolande ci richiama costantemente a rifiutare l’indifferenza verso la sofferenza dell’altro, perché non ci possono essere ancora orizzonti di senso, se non abbiamo il coraggio di confrontarci con questi avvenimenti, di incontrare i sopravvissuti con il loro messaggio. Con la sua coinvolgente testimonianza riesce a incarnare, a far rivivere non solo i suoi amatissimi figli, Christian, Nadine e Sandrine, ma tutte le persone, che non hanno conservato il loro volto, che non hanno conservato il loro nome, che si sono voluti spogliare di storia. . Dopo essere a lungo vissuta a Bruxelles, Yolande nel 2011 è tornata a vivere nel suo paese, dove lavora in progetti a sostegno dei sopravvissuti, delle donne violentate, degli orfani. Con il suo impegno dà significato alla propria vita e un possibile orizzonte alla nostra. ce lo indica con parole indimenticabili: La mia coscienza e il mio spirito sono svegli, il risveglio contro atti cattivi, il risveglio per rifiutare il male. Un risveglio per ricostruire sopra la morte e rimanere sensibile. Il risveglio per la sopravvivenza degli uomini, per proteggere i bambini e per salvare l’umanità. La vita ritorna solo quando si ricostruisce. Amerei essere lo strumento della felicità, il vettore della gioia e della vita. Rifiuto di essere lo strumento dell’infelicità e della morte. Non voglio essere la base del dispiacere e della mia distruzione finale. La mia fatica è la mia felicità e rimane una fatica ben meritata. E una fatica riparatrice della vita. L’amore è un valore che porta sempre una grande speranza attraverso il mondo per l’umanità futura, soprattutto per la sua sicurezza. L’amore è un valore sicuro senza alcuna frontiera né religiosa, né razziale, né etnica o anche politica. Oggi ho molta speranza nell’amore.
Programma degli incontri
- Sabato 1 dicembre – ore 20 Pizzata di solidarietà per i progetti di Yolande in Rwanda presso la chiesa di Santa Maria Maggiore di Vicofaro. Domenica 2 dicembre – ore 11 Incontro con la comunità ecclesiale e con i bambini del catechismo di Bonelle-Ramini e di Vicofaro, durante la Santa Messa nella chiesa di S.ta Maria Maggiore di Vicofaro. Domenica 2 dicembre – ore 15,30 Conferimento del Premio Internazionale della Pace, della Cultura e della Solidarietà Giorgio La Pira presso la Cattedrale di San Zeno, Piazza Duomo. Lunedì 3 dicembre – ore 10 Incontro con gli alunni delle classi dell’Istituto comprensivo “Raffaello”.Lunedì 3 dicembre – ore 20 Pizza di solidarietà presso il Circolo ARCI di Ramini e incontro con la popolazione, i bambini della scuola attiva, con la partecipazione dei loro insegnanti. Martedì 4 dicembre – ore 9 Incontro con gli studenti del Liceo Scientifico “Amedeo d’Aosta” aperto anche a studenti di altre scuole.
don Massimo Biancalani – comunità parrocchiali di Bonelle-Ramini
Mauro Matteucci – Centro di documentazione e di progetto don Lorenzo Milani di Pistoia
Aggiungi un commento dicembre 5th, 2012