Archive for aprile, 2014

Una intensa 20° Commemorazione del Genocidio dei Tutsi in Rwanda

Un grazie di cuore a tutti coloro che si sono uniti con noi per la 20° commemorazione dei nostri, vedere la sala della Protomoteca gremita di un pubblico così attento, pieno di empatia per Yolande MukagasanaGilbert Rwandan FilmmakerValens Musabyemungu e tanti sopravvissuti a quei terribili massacri è stato davvero un balsamo al cuore per tutti noi. Forse grazie a tutto ciò un giorno il “mai più” siglato nella convenzione ONU del ‘48 diventerà una certezza, nessuno popolo dovrà subire un’immane violenza per ciò che è…

Rwanda 20 Anni Protomoteca

Rwanda 20 Anni Protomoteca

Da questo ventennale ci portiamo dietro la dichiarazione  del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, presente alla celebrazioni a Kigali: vent’anni dopo il genocidio in Rwanda “la vergogna” dell’Onu per non averlo impedito non è stata cancellata, mentre per quanto ci riguarda continueremo a lottare purché la Francia ammetta la sua implicazione diretta nei massacri dei nostri; in effetti ben detto Presidente Paul Kagame:”i fatti sono cocciuti”, nessuno li può cancellare!

Qui di seguito foto e Link evento.

Foto 20° Commemorazione alla Protomoteca

Rassegna Stampa:

http://qn.quotidiano.net/cronaca/2014/04/07/1049908-rwanda-genocidio-20anni.shtml
http://multimedia.quotidiano.net/video/cronaca/ruanda-una-sopravvissuta-in-campidoglio-non-abbiamo-dimenticato-qn-66011
http://www.lapresse.it/foto/cronaca/manifestazione-al-campidoglio-bene-rwanda-onlus-nel-ventennale-del-genocidio-1.486135
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-06/rwanda-20-anni-fa-genocidio-papa-avanti-la-riconciliazione-172950.shtml?uuid=ABnFHo8
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/rwanda-commemorazione-genocidio-francia-esclusa-kagame-19db6209-6336-4ca9-a696-6e1a0c44c412.html?refresh_ce

Aggiungi un commento aprile 12th, 2014

Rwanda VENTI anni dopo ancora polemiche sul ruolo della Francia

Yolande Mukagasana, menzione Unesco per la Pace: “Ho visto con i miei occhi i francesi consegnare i tutsi agli hutu per farli massacrare; le accuse di Paul Kagame a Parigi non sono solo giuste ma dovute e necessarie per ricostruire la verità e ottenere giustizia”

XX GIORNATA INTERNAZIONALE DEL GENOCIDIO DEI TUTSI IN RWANDA

Grande successo di pubblico e importante riscontro mediatico per le celebrazioni del Ventennale del Genocidio del Rwanda organizzato da Bene Rwanda Onlus lunedì 7 aprile 2014, presso la Sala Protomoteca del Palazzo del Campidoglio in Roma. A tenere banco la crisi diplomatica fra Rwanda e Francia che ha cancellato all’ultimo minuto la sua partecipazione alle celebrazioni di Kigali, dopo che il presidente ruandese Paul Kagame aveva ribadito le accuse di complicità nel genocidio nei confronti dell’allora governo francese.

Quella del genocidio dei Tutsi è una storia ancora attuale così come dimostrano le mai sopite polemiche a livello internazionale. A sottolineare questo aspetto è proprio Yolande Mukagasana, sopravvissuta al genocidio, scrittrice e vincitrice della menzione Unesco per l’educazione alla pace: “I francesi si stupiscono che il nostro presidente ritorni sulla loro implicazione diretta nel genocidio che mi ha portato via i miei figli; ma noi sopravvissuti di quei massacri pretendiamo proprio questo da lui come minimo; io li ho visti con i miei occhi i francesi sulle barriere chiederci le carte d’identità e consegnare quelli dove era scritto tutsi agli interahamwe, le milizie hutu responsabili del genocidio”.

Un concetto ripreso e sostenuto da Francoise Kankindi, presidente di Bene Rwanda Onlus: “La ventesima commemorazione ci richiede di scolpire nella pietra la storia del genocidio dei tutsi in Rwanda, perchè non deve sussistere alcun dubbio che lascia spazio ai negazionisti o a coloro che continuano a negare le loro responsabilità; la Francia, in particolare, non potrà continuare a negare all’infinito il suo diretto coinvolgimento nel genocidio della nostra gente, perchè oramai, a distanza di anni, abbiamo raccolto prove a sufficienza per confermare quello che già molti di noi sapevano fin dall’inizio dei massacri”.

La giornata della memoria ha contato sulla presenza di tantissimi giovani delle scuole romane, dei membri delle comunità africane, di accademici e politici. Proprio la città di Roma ha voluto ospitare la commemorazione che ha contato sulla presenza di Gianluca Peciola, delegato dal Sindaco Marino e vice presidente Commissione Cultura in Campidoglio.

Presente fra gli altri Fabio Graziosi, responsabile UNRIC per l’Italia, in rappresentanza delle Nazioni Unite che, attraverso un messaggio del segretario generale Ban Ki-Moon, hanno ricordato il genocidio del Rwanda ammettendo le proprie responsabilità. Nel suo messaggio in occasione del 7 aprile Ban Ki-Moon ha ammesso come vent’anni non siano stati sufficienti a cancellare la “vergogna” dell’Onu che non fu in grado di intervenire per fermare i massacri.

Presenti fra gli altri Paolo Ricca, presidente della Tavola Valdese, Francesco Alicicco, Console Onorario del Rwanda a Roma, Federigo Argentieri, professore di Scienze Politiche alla John Cabot University, si focalizzerà maggiormente sugli aspetti internazionali e sul ruolo dell’Occidente con la partecipazione di Staffan De Mistura, vice ministro Affari Esteri, Karel Kovanda, vice direttore generale Commissione Europea, Marie Claire Safari, Presidente dell’associazione Umubyeyi Mwiza, il regista Alexandre Dauge-Roth, Daniele Scaglione, scrittore, Enzo M. Le Fevre Cervini, direttore Budapest Centre for the International Prevention of Genocide and Mass Atrocities, Milena Santerini, professore Università Cattolica di Milano.  La giornata si è conclusa con la proiezione in anteprima italiana del film “The Rwandan Night”  del soppravvisuto Gilbert Ndahayo.

Aggiungi un commento aprile 9th, 2014

RWANDA 20 ANNI BASTANO!

Editoriale di  su Gariwo di di Françoise Kankindi, presidente Bene Rwanda

Sembra ieri quel aprile sanguinoso che portò via un milione del mio popolo, invece sono passati 20 anni! Sento sempre più il peso delle domande che mi tormentano da sempre: Cosa rimane dell’eccidio dei Tutsi in Rwanda?Il mondo si è dotato degli strumenti per evitare che succeda di nuovo? I negazionisti hanno smesso di infangare la memoria delle vittime  ed i sopravvissuti hanno ricevuto una minima riparazione? Il grido che risuona spontaneo è che vent’anni bastano.

Rwanda 20° Commemorazione

Rwanda 20° Commemorazione

Questa pagina oscura dell’umanità dev’essere scolpita nella pietra e ciò che, seppur tardivamente, l’Onu e la comunità internazionale hanno riconosciuto non può essere ignorato. Se all’epoca i media italiani si sono allineati alla versione dei fatti fornita dalla Francia complice dei genocidi, oggi pretendiamo un passo in avanti, una vera contro-informazione che tenga conto delle indagini e delle verità giuridiche stabilite dal Tribunale Internazionale di Arusha, dalle tante inchieste e dai libri scritti da studiosi animati dalla voglia di sapere cosa sia veramente successo in Rwanda.

Mi ripeto continuamente che non devo solo piangere quando ricordo quei momenti terribili. Quelle immagini del ‘94, che evocano fiumi straripanti di corpi inermi della mia gente, dove l’acqua era il loro sangue, bisogna trovare un antidoto per cancellarle. E questo non può prescindere dal pretendere che la verità venga fuori nella sua interezza. Occorre ritornare sui fatti e cancellare le affermazioni, come quella di Francois Mitterand che alla fine del ’94 esclamò: “quale genocidio, quello degli Hutu contro i Tutsi o quello dei Tutsi contro gli Hutu?” Chi avrebbe mai osato, dopo la Shoah, mettere sullo stesso piano gli ebrei e i nazisti? Invece noi assistiamo impotenti alla sovrapposizione delle nostre vittime con i propri carnefici. Continuo a leggere ovunque del genocidio rwandese eppure, quando timidamente chiedo di precisare, vedo smarrimento ed approssimazione.

Allora mi dico che c’è ancora molto lavoro da fare, che la nostra storia deve essere raccontata, aggiustata e puntualizzata! Sento che diventa impellente comunicare il nostro punto di vista. Per questo mi è uscito dalle viscere il mio primo libro appena pubblicato: “Rwanda, la cattiva memoria”. Perchè non possiamo più tollerare che chi ha fermato il genocidio della nostra gente possa essere infangato come quello che ne è responsabile! Ora è arrivato il momento di ottenere giustizia per le vittime. Perché ogni genocidio, ovunque venga commesso, colpisce l’umanità intera e non può essere ignorato. Se è troppo tardi per salvare il milione di uomini, donne e bambini ruandesi che sono stati violati, torturati e sterminati nella notte tra il 6 e il 7 aprile e fino al 18 luglio 1994; non sarà mai tardi per raccontarne la storia.

Altri articoli e speciale ventennale su Gariwo: (http://www.gariwo.net/pagina.php?id=10685)

Aggiungi un commento aprile 4th, 2014

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